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Il maggiore lago italiano, con una superficie di circa 370 km² (terzo per profondità dopo Como e Maggiore). Cerniera fra tre regioni, Lombardia (provincia di Brescia), Veneto (provincia di Verona) e Trentino-Alto Adige (provincia di Trento), è posto in parallelo all’Adige, da cui è diviso dal massiccio del monte Baldo. A settentrione si presenta stretto a imbuto mentre a meridione si allarga, circondato da colline moreniche che rendono più dolce il paesaggio. Il lago è un’importante meta turistica ed è visitato ogni anno da milioni di persone. (PICCOLO TESTO NECESSARIO)

COSE IN PIU…

Territorio

La parte settentrionale del lago è situata in una depressione che si insinua in direzione NE-SW all’interno delle Alpi, mentre la parte meridionale occupa un’area dell’alta Pianura Padana: si distinguono quindi un tratto vallivo ed uno pedemontano, il primo di forma stretta e allungata, il secondo ampio e semicircolare. Una caratteristica del Garda è la dimensione limitata del bacino idrografico (2290 km²) rispetto alla superficie lacustre: ad una lunghezza di 52 km del lago corrispondono i 95 km del bacino, mentre le rispettive larghezze sono di 16 km e 42 km. Lo spartiacque orientale del bacino idrografico benacense presenta una direzione parallela all’asse del lago, mentre quello occidentale ha un andamento più sinuoso. All’interno del bacino i rilievi maggiori sono la cima Presanella (3556 m) e l’Adamello (3554 m), anche se la maggior parte del territorio è compreso tra i 65 ed i 1500 m. Morfologicamente il bacino idrografico del Garda è suddivisibile in quattro aree: la pianura di circa 200 km², la superficie lacustre di circa 370 km², la porzione occidentale di circa 500 km² e quella orientale di circa 1040 km².

Le acque del lago bagnano numerosi comuni in provincia di Brescia (Sirmione, Desenzano del Garda, Lonato del Garda, Padenghe sul Garda, Moniga del Garda, Manerba del Garda, San Felice del Benaco, Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale, Tremosine sul Garda, Limone sul Garda), di Verona (Peschiera del Garda, Castelnuovo del Garda, Lazise, Bardolino, Garda, Torri del Benaco, Brenzone, Malcesine) e di Trento (Riva del Garda, Nago-Torbole, Arco).

Nel lago sono presenti cinque isole, tutte di dimensioni piuttosto ridotte. La più grande è l’isola del Garda, su cui nel 1220 san Francesco d’Assisi fondò un monastero, soppresso solamente nel Settecento, e su cui oggi sorge un palazzo ottocentesco in stile neogotico veneziano. A breve distanza si trova la seconda isola per dimensioni, l’isola di San Biagio, anche detta “dei Conigli” in quanto nel XVI secolo vi erano numerose lepri e conigli che offrivano cacce abbondanti.] L’isola, situata all’estremità sud-orientale del golfo di Manerba del Garda, si trova a breve distanza dalla costa e nei periodi di secca è raggiungibile a piedi.

Lungo la riva orientale si trovano altre tre isole, tutte di dimensioni modeste, situate nei dintorni di Malcesine: la più settentrionale è l’isola degli Olivi, quindi vi è l’isola del Sogno, anch’essa nei periodi di secca raggiungibile a piedi dalla costa, e infine la più meridionale, l’isola del Trimelone (o del Tremellone).

Livello e temperatura dell’acqua

Il livello medio delle acque del Garda, che si trova a 65 metri sopra il livello del mare, subisce variazioni stagionali piuttosto limitate, in particolare se rapportato agli altri grandi laghi prealpini: le oscillazioni massime sono di 1-1,5 metri. La limitatezza di queste variazioni è merito delle dimensioni notevoli dell’invaso rispetto a quelle del bacino imbrifero che lo alimenta. La temperatura media delle sue acque superficiali è di 12 °C, che scende a 8 °C a 100 metri di profondità.] La temperatura superficiale dell’acqua è però soggetta a variazioni notevoli nell’arco dell’anno: la temperatura minima a dicembre è di 6 °C mentre quella massima ad agosto è di 27 °C.

Clima

Il lago di Garda fa parte di quell’ampia zona climatica che comprende la Pianura Padana e le prime valli alpine e che denota un clima temperato-continentale, ma che localmente manifesta condizioni notevolmente mitigate dalla massa d’acqua: questo clima può definirsi sub-mediterraneo. Il luogo con le temperature più miti è Malcesine, mentre quello con temperature più rigide e un clima più continentale è Peschiera del Garda. La piovosità è ben distribuita, con un minimo relativo di precipitazioni in inverno, mentre l’estate è interrotta da intensi temporali, specialmente nel mese di agosto. In inverno le temperature sono meno rigide rispetto alle zone circostanti e le precipitazioni sono piuttosto scarse, mentre le nebbie solo in poche occasione riescono a invadere il basso lago. Sulle rive non si presentano quasi mai condizioni di gelo dell’acqua, che si verificano solo eccezionalmente: l’ultima notevole è avvenuta nel 1709, quando geló l’intero lago, nel clou di in un periodo di raffreddamento climatico globale che gli storici chiamano piccola era glaciale.

Venti

I venti del lago di Garda

Il Garda è un lago orientato da nord a sud verso la Pianura Padana, quindi molti venti tipici del Garda sono il risultato di una differenza di condizioni atmosferiche tra basso e alto lago, a causa delle quali si generano venti che scendono dai monti verso la pianura al mattino e che risalgono verso i monti il pomeriggio. La strettoia formata dal bacino lacustre condiziona lo spirare dei venti, molti dei quali sono periodici o perfino giornalieri. Questi prendono nomi dialettali, quindi un singolo vento può avere nomi diversi.

Il vento più noto è il Pelèr (o Sover , o Sauar, o Soar, o Vént dé Sóra, da “sopra”), in quanto spesso piuttosto teso e in ragione di questo ricercato dagli appassionati di navigazione a vela. È un vento discendente che interessa praticamente tutto il lago, anche se è molto più intenso nell’alto e medio Garda, in quanto dopo Torri del Benaco il lago si allarga facendo perdere forza al vento. Soffia dalle prime ore della notte, ma si rafforza con il sorgere del sole, a causa dell’aumento della temperatura, e spira fino a circa mezzogiorno. Altre brezze di monte sono il Montis (o Montes), che spira dal monte Baldo verso Bardolino e Peschiera, e il Traersù, che scende invece dalle prealpi bresciane verso Moniga e Manerba.

Agricoltura

Viticoltura

Nella regione gardesana solo la coltivazione dell’olivo riesce a contendere la supremazia della vite, qui vi sono infatti le condizioni climatiche e il terreno adatto per la crescita della vite, che è presente in particolare nelle zone meridionali e centrali di entrambe le sponde. Non si è a conoscenza né di chi abbia introdotto tale pianta in questo ambiente né quando, ma alcune testimonianze riportano che già nel I secolo il vino gardesano era ben noto e si poteva facilmente trovare nei banchetti degli antichi romani con il nome di Vino Retico. Il Retico fu uno dei vini preferiti dell’imperatore Augusto, per lo meno secondo quello che ci riporta Svetonio, e pure Plinio loda le viti e l’uva retica, affermando che era piuttosto in voga a Roma.

I vini del Garda, in particolare di sponda veronese, sono ancora oggi pregiati e piuttosto ricercati, molto noto in particolare il Bardolino che si produce fra Peschiera e Malcesine e del quale Goethe parla nel suo Viaggio in Italia. Di colore rosso, ha un profumo delicato e un sapore piacevole.

Olivicoltura

Sulle pendici più basse dei monti, sulle colline e nelle piane lungo il lago l’olivo trova le condizioni favorevoli per crescere fiorente: i monti lo proteggono da freddi venti boreali mentre il lago è una vitale fonte di calore, inoltre particolarmente adatta alla coltura dell’ulivo è la terra, in genere ghiaiosa, specialmente quando coperta d’uno strato di creta mista a sabbia. Sia sulla sponda occidentale che su quella orientale la pianta domina incontrastata. Dell’olivo, coltivato anticamente in Asia minore e in Egitto, da dove pare si sia poi diffuso in Grecia e quindi in Italia durante il dominio romano, non si conoscono con certezza i tempi di introduzione e diffusione presso il bacino benacense in quanto, nonostante i primi documenti che parlano di questa coltura presso il Garda risalgono all’VIII secolo, quasi sicuramente questa cultura era già presente sul territorio da qualche secolo.

Le varietà più comuni di olivo della sponda occidentale del Garda sono il Gargnà, la Casaliva e il Miol, mentre sulla sponda orientale è preminente la presenza della Raza, anche se sono presenti pure il Favarol, il Gargnà e la Casaliva, il Trep e il Miol.[92] Lungo le sponde del Garda viene prodotto l’Olio del Garda, un olio extra vergine DOP di pregevole qualità, tale da poter gareggiare con gli oli di oliva delle altre regioni italiane,[93] anche se quantitativamente la produzione è piuttosto bassa.

Mete turistiche